Land of Italy e FIO.Block: due nuove collezioni nate grazie alla collaborazione con Davide Tonelli

Fioranese presenta due nuove collezioni di grande appeal

Continua la collaborazione tra Davide Tonelli e Ceramica Fioranese all’insegna del Made in Italy. Le due collezioni presentate proprio durante questa edizione di Cersaie si sono distinte per livello di ricerca e rivisitazione di alcuni elementi storici che hanno dato vita a prodotti contemporanei dagli effetti inusuali. La nuova Block rappresenta la naturale continuazione del progetto FIO. nato nel 2018 dalla collaborazione proprio con Davide Tonelli; una linea di prodotti che coniuga design, storia e artigianalità. Da questo progetto sono nate per prime le collezioni Liquida e Passepartout; Block è la nuova collezione che più vi stupirà per contrasti e novità negli accostamenti, per dar vita a rivestimenti veramente creativi. La collezione Land of Italy esplora invece la storia italiana, grazie alla rivisitazione di una pietra iconica, allo stesso tempo antica e contemporanea, adatta a valorizzare ambienti diversi per stile ed atmosfera. Abbiamo incontrato Davide Tonelli per parlare un po’ insieme di queste due nuove collezioni.

1. Con Land of Italy e Block continua la felice collaborazione con Fioranese, quali sono i vantaggi che ha trovato nel collaborare con loro?

Il primo che mi viene in mente è l’affiatamento. Non essendo la prima volta che collaboriamo, seppur da esterno, il Team di Fioranese mi ha sempre fatto sentire parte della “squadra” e le affinità di pensiero e approccio trovano ora un riscontro pratico anche nella metodologia di lavoro quotidiana che va affinandosi progetto dopo progetto. L’empatia e la condivisone penso siano alla base per la buona riuscita di qualunque progetto e in questo senso lo spirito che ho sempre trovato in azienda da quando ci siamo conosciuti non è mai cambiato, e anzi è sempre aperto ad amplificarsi.

2. La “Aurisina Lumachella”, come mai la scelta di questa pietra per realizzare la collezione Land of Italy?

Volevo far rivivere quel mondo ricco e prolifico di pietre iconiche italiane approfondendo il rapporto tra storia, design contemporaneo e grande patrimonio culturale del nostro paesaggio. Ora l’obiettivo è quello di intercettare la bellezza della pietra e di sottolineare il ruolo che la ceramica potrebbe svolgere in un diverso livello, senza pretendere di sostituire quello della pietra naturale, ma inserendosi in un dialogo fruttuoso volto a interpretare le nuove esigenze delle persone per trasformarle in progetti di qualità. L’Aurisina Lumachella fa parte di quelle pietre ornamentali che rappresentano un patrimonio culturale peculiare, che differenzia l’Italia dagli altri Paesi europei. L’eterogenea vastità culturale dei nostri territori si riflette nella diversificazione del paesaggio da Nord a Sud. La “rinascita delle icone italiane”, che ha caratterizzato il paesaggio urbano ed extraurbano d’Italia in diverse epoche, come tema strategico, ci ha incoraggiato a riprodurre questa pietra per riportarla a nuova vita oggi.

3. Quali sono le nuance a cui ispirarsi per personalizzare attualmente il proprio ambiente abitativo?

Una rinnovata accettazione del colore e un bisogno di imprimere la propria personalità allo spazio, sempre più eclettico: credo sia questo il driver creativo che ci deve ispirare nella scelta del colore. Non più solo colori neutri. Non più solo bianco e nero, ma contaminazioni con colori più vivaci danno vita a superfici inaspettate ma connotate, senza compromessi. Tra i colori che vedremo maggiormente nel 2020 voglio menzionare il giallo senape con abbinamenti anni ‘70, il verde bosco da abbinare ad un marrone o rosso scuro tendente al rame, il blu, il colore dell’eleganza, e più in generale i “colori pastello” usati quasi in sostituzione dei colori neutri o in accostamento con essi come il beige che ha preso il posto del bianco puro.

4. Il progetto FIO., emblema del Made in Italy, viene arricchito grazie alla collezione Block: come è nato questo progetto?

Block affronta il tema del colore declinandolo in una “geometria pulita” proposta nei formati 30,2×30,2 e 30,2×60,4 cm. I colori neutri si combinano con un rosso profondo dal forte carattere, un verde foresta che gioca sulla tradizione e un honey, una tonalità di giallo attenuata, che dona un’atmosfera nostalgica ad accenti decorativi, arredi e superfici. È il naturale proseguimento del percorso iniziato nel 2018 con Passepartout: l’idea è sempre quella di creare dei crossover materici tra collezioni per consentire a chi approccia a FIO. di creare spazi in cui la scelta cromatica audace e la voglia di osare sono al centro del progetto.

5. Quale rapporto unisce materia, ceramica e geometria?

Materia + ceramica + geometria = il trait d’union è nel saperli dosare nella maniera corretta, come fosse una ricetta in cucina, in cui gli ingredienti devono essere bilanciati per ottenere un gran piatto. L’obiettivo è la personalizzazione, o meglio offrire soluzioni inedite che consentano al progettista di interagire attivamente con il prodotto, perché il prodotto diventi esso stesso strumento di progettazione, mezzo con cui esprimersi e comunicare nuovi linguaggi.

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