Ouverture: architettura e design, un parallelismo indissolubile

L’architetto Andrea Maffei e Ceramica Fioranese insieme alla Milano Design Week

Dal 9 al 14 aprile, grazie alla Milano Design Week 2019, gli appassionati di creatività di tutto il mondo sono accorsi per scoprire le ultime novità e per godersi l’imperdibile atmosfera meneghina del FuoriSalone che, come ogni anno, ha accompagnato la fiera con la sua attesissima serie di eventi, esposizioni e iniziative disseminate nei tanti distretti di Milano. Il FuoriSalone e il Salone del Mobile rappresentano, senza dubbio, l’appuntamento per l’architettura e il design più importante al mondo; tutta la città si presta ad accogliere le migliori espressioni di creatività italiana ed internazionale tra centinaia di installazioni, presentazioni e party. Ceramica Fioranese, insieme all’architetto Andrea Maffei, ha partecipato anche quest’anno a questo importante evento, grazie al circuito del FuoriSalone con “Ouverture“, un’istallazione unica ed originale, inserita all’interno della mostra Interni Human Spaces di Interni Magazine presso la Statale di Milano.

Al via il FuoriSalone 2019: location Università degli Studi di Milano

L’evento Interni Human Spaces ha trasformato l’Università degli Studi di Milano in un museo a cielo aperto, riempendola di installazioni. Alcune opere sono davvero maestose come la grande scritta HELP al centro del cortile principale, creata con tappi di bottiglie di plastica, che simboleggia un vero e proprio grido di aiuto dell’ambiente o le “Giraffe in Love” due enormi giraffe che sorreggono dei lampadari, creata per omaggiare la specie ormai a rischio d’estinzione; all’interno di questa particolare mostra è ospitata anche la raffinata installazione Ouverture di Fioranese. Tante e diverse le opere che animano questo percorso davvero ricco di emozioni, che rende la mostra di Interni una tappa imperdibile del FuoriSalone.

Da dove nasce l’ispirazione per la mostra Interni Human Spaces?

“La vita è più importante dell’architettura”: da questa affermazione che Oscar Niemeyer (1907-2012) amava ripetere nelle sue conversazioni, parte l’ispirazione della mostra prodotta da Interni. Nel mondo di oggi è necessario favorire una visione antropocentrica dell’architettura, ma anche del design, capace di cogliere il benessere delle persone come orizzonte di riferimento, soprattutto in relazione ai vari spazi in cui vivono e lavorano. Da qui l’esigenza di creare oggetti ed ambienti che mirino a migliorare l’esistenza e la convivenza attraverso nuove tecnologie, materiali evoluti e alta qualità produttiva.

Rapporto tra uomo e architettura urbana: ecco Ouverture

L’installazione Ouverture dell’architetto Andrea Maffei indaga il rapporto complesso tra architettura e design, tra antico e contemporaneo, lasciando parlare le forme geometriche e i materiali in un dialogo senza tempo. Per l’occasione, le tre porte di accesso alla prestigiosa Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano sono state rivestite da un massiccio muro, che si apre dinamicamente con tre grandi portali ruotati di 30°, un invito per il visitatore ad entrare. Protagonista di Ouverture è il gres porcellanato della collezione DOT, ideata dell’architetto Andrea Maffei in esclusiva per Ceramica Fioranese; per lui il cemento è il materiale che meglio definisce l’architettura moderna: nell’installazione è proposto in un pattern triangolare che ricama con geometrica continuità l’intera superficie, evidenziando i fori circolari – DOT – lasciati dalla matrice sul cemento. L’architetto Andrea Maffei commenta così l’istallazione: “I vuoti che si creano nei tre portali lasciano in evidenza le cornici, le lesene, i capitelli delle antiche porte sul retro e stabiliscono un rapporto dinamico tra il marmo antico e il cemento moderno.” Nasce così un dialogo tra passato e presente, tra materia e forma, in un flusso dinamico di attraversamento dall’esterno del chiostro all’interno dell’Aula Magna, che accoglie il visitatore offrendo una personale interpretazione del concept di Interni Human Spaces 2019. L’architetto aggiunge poi: “Il cemento è apparentemente neutro, ma al tempo stesso irregolare, maculato, vivo e vibrante. Questa sua irrazionale e imprevedibile varietà di toni e di superfici lo avvicina all’irrazionalità dell’uomo, che coglie nella sua materia tante percezioni diverse. Guardando intensamente il cemento si leggono molte storie diverse, parallele, sovrapposte e ricche di complessità.”

Collezione DOT, l’effetto cemento diventa protagonista

La collezione DOT, una delle ultime novità proposte da Fioranese, è composta da piastrelle in gres porcellanato effetto cemento, che si ispirano ad un calcestruzzo architettonico particolarmente “ricco”, ripreso dai sistemi costruttivi utilizzati da alcuni dei maestri dell’architettura contemporanea. Segno distintivo di questo calcestruzzo a vista è proprio il DOT, ossia il punto lasciato dalla matrice sul cemento, che ricama con geometrica continuità l’intera superficie. DOT rende accessibile a tutti un materiale comune come il cemento, che però raramente si può trovare negli edifici standard con simili rese architettoniche e caratteristiche di preziosità. Tutti gli spazi potranno trovare una nuova materia e una nuova luce con il cemento di DOT: praticità, eleganza e sobrietà per uno stile senza tempo, dall’effetto raffinato, per ambienti con carattere.
Invitiamo tutti gli amanti della creatività ad investigare il rapporto tra architettura, uomo e design visitando l’installazione Ouverture dall’8 al 19 aprile all’interno della mostra Interni Human Spaces presso l’Università degli Studi di Milano, Via Festa del Perdono, 7.
A questo link tutti i dettagli dell’evento: www.fioranese.it/fuorisalone-2019-ouverture-uninstallazione-ispirata-alla-collezione-dot/

Courtesy of Interni Magazine
Foto:
SLV SAVERIO LOMBARDI VALLAURI
CP PAOLO CONSAGA
MC MATTIA CAMPO

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