L’arte fatta di materia e colore

La creatività trova casa nel cuore di Brera

Durante la Milano Design Week 2023, un appartamento nel cuore della Milano storica ha accolto la creatività di Coem, un allestimento molto particolare, ‘The Art of Tiles’, che ha coinvolto tanti visitatori italiani ed internazionali. Uno spazio in totale stile milanese, nel quartiere Brera, è diventato lo scenario ideale per ospitare un nuovo racconto ceramico fatto di luce, vibrazioni materiche e colore, progettato da Alessandro Pasinelli Studio per l’azienda di Fiorano. Un percorso tattile e visivo che ci ha guidato di stanza in stanza alla scoperta di spazi onirici e ovattati, attraversati da tendaggi e tessuti morbidi che come una ‘pelle’ soffice circondavano ed esaltavano volumi tridimensionali rivestiti con nuove superfici ceramiche. Alessandro Pasinelli, fondatore dell’omonimo studio, ha creato il concept e curato l’intero evento, ma non solo, ha anche progettato per Coem una nuova collezione, che parla di eleganza ed estetica tutta italiana: ‘Moiré’.
Alessandro Pasinelli ha iniziato studiando moda e design tessile a Milano, nel 2004 ha aperto il proprio Design Studio multidisciplinare occupandosi di design, interior, styling e art direction, e collabora con un team multitasking in grado di offrire differenti soluzioni creative. Abbiamo colto questa imperdibile occasione per chiedergli di più su ‘The Art of Tiles’ e sulla nuova collezione che sicuramente lascerà il segno nel mondo dell’interior design.

LifeTiles: Com’è nata e si caratterizza la collaborazione con Coem?

A.Pasinelli: È nata dalla volontà di entrambi di lavorare su un percorso nuovo e stimolante per l’azienda, che è partito con il progetto degli stand COEM e FIORANESE dello scorso Cersaie di Bologna. Cambiamento che sarà graduale, con l’obiettivo di portare i due brand ad avere un’anima e un DNA riconoscibile. Una sfida complessa e impegnativa ma elettrizzante.

LifeTiles: In che modo ‘The Art of Tiles’ è stata un’esperienza immersiva per il visitatore? Quale concept ha definito l’allestimento?

A.Pasinelli: È stata selezionato un appartamento prestigioso nel cuore di Brera, dove il Fuorisalone ha la sua massima espressione creativa, soprattutto in tema di materiali. Internamente abbiamo creato un percorso tattile, visivo e uditivo, diviso in piccole esperienze sensoriali. Ogni stanza era interamente rivestita da tessuti morbidi che, come una seconda ‘pelle’ soffice, circondavano ed esaltavano i volumi rivestiti con le collezioni ‘Moiré’ ed ‘Italian Landscape’. L’obiettivo dell’installazione era quello di far vivere al visitatore un’esperienza unica, nella quale si entrava completamente, rimanendo avvolti e catturati dalla materia, dai video e dai suoni, dove le superfici in ceramica sono state co-protagoniste e volutamente non al centro dell’attenzione.

LifeTiles: Quale visione ha guidato l’interpretazione di ‘The Art of Tiles’, dal punto di vista visual, di design e architettonico?

A.Pasinelli: È uno scenario completamente nuovo, distante dal set up fieristico che invece ha un pubblico e obiettivi completamente diversi. Questo va sottolineato perché l’impatto è notevolmente distante. Siamo partiti facendo uno screening di quali fossero attualmente le installazioni più interessanti dal punto di vista artistico e progettuale e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle due ultime personali di Olafur Eliasson a Palazzo Strozzi a Firenze e al Castello di Rivoli che abbiamo visitato. Questo ci ha permesso di dare subito una linea guida che è stata poi sviluppata con il materiale e lo spazio che avevamo a disposizione.

LifeTiles: Cosa significa nel 2023 partecipare al Fuorisalone, per chi opera nel mondo dell’interior design come Coem?

A.Pasinelli: Entrambi eravamo (e siamo tuttora) convinti che fosse il momento di presentarci al grande pubblico del Salone del Mobile, e lo volevamo fare al meglio delle nostre possibilità. Questo ha significato interfacciarsi con i grandi progettisti, gli architetti che operano nel campo delle ristrutturazioni internazionali e soprattutto gli interior design che a Milano cercano le ispirazioni per i futuri progetti.

LifeTiles: Colore, segno e progetto sono i temi che accomunano la presentazione di ‘Moiré’, da dove nasce l’ispirazione per questa collezione così raffinata e al contempo moderna?

A.Pasinelli: Nasce da quello che un tempo nell’industria grafica era considerato un difetto, cioè la comparsa indesiderata di striature sfumate. Ecco, noi l’abbiamo fatto diventare il valore aggiunto della collezione. Aver poi deciso insieme di presentarla solo in grande formato ci ha permesso di esaltarla maggiormente in quanto la massima espressione di ‘Moiré’ la si ottiene rivestendo ampie superfici a pavimento o rivestimento. La parola ‘infinito’ è un’altra espressione di sintesi che mi piace accostare a questa collezione, perché le righe accostate ti portano a disegni nella maggior parte dei casi irreali e illimitati.

‘Moiré’ è una collezione che stupisce, grazie alle sue finiture, e che permette di lavorare nella progettazione di spazi di design in modi flessibile e ad alto impatto estetico. Il mese prossimo scopriremo insieme come poter utilizzare al meglio una delle principali novità del Salone del Mobile 2023.

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